
Adorazione dei Magi
Yoki (Émile Aebischer, 1922–2012); laboratorio Michel Eltschinger, Villars-sur-Glâne
Proveniente dalla cappella dell’Istituto Stavia di Estavayer-le-Lac, 1955
Vetrata con legatura a piombo, vetri colorati nella massa, in parte sabbiati sul rovescio, grisaglia, in parte incisa all’acido, 124 x 99,5 cm
Collezione privata, VMR 10070
Questa vetrata rappresenta, a destra, una Vergine Maria velata, aureolata, vestita di blu, che tiene sulle ginocchia il bambino Gesù, anche lui aureolato, in fasce, presentato in una posizione verticale. A questo gruppo decisamente frontale rispondono sulla sinistra i tre saggi coronati, di profilo, venuti a portare i loro doni. Lo sfondo è astratto e nella cappella originaria era prolungato nella vetrata, purtroppo non conservata, che si trovava direttamente sotto questo pannello. Rivela una propensione precoce dell’artista per l’astrazione, in questo caso geometrica, e conferisce alla vetrata un carattere quasi cubista. Quest’opera risale agli esordi della collaborazione, fondamentale, tra Yoki e il maestro vetraio friburghese Michel Eltschinger che accompagnerà il suo lavoro fino alla morte.
Artista nato a Romont, Yoki scopre il vetro come operaio di Erie-Electroverre, la fabbrica locale di vetro stirato che apre in quegli anni. Assunto in seguito come disegnatore dall’architetto Fernand Dumas, anch’egli stabilitosi a Romont, gli si presenta l’occasione di collaborare assiduamente con Alexandre Cingria e altri artisti rinomati e di frequentare i membri del Groupe de Saint-Luc, che promuove il rinnovamento dell’arte sacra nel Novecento. È grazie al suo impegno al fianco del dottor Fasel che nasce, nel 1981, il Museo della vetrata, oggi Vitromusée Romont.